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La digitalizzazione dei dati di localizzazione del materiale epigrafico rinvenuto presso il Grande Archivio L.2769 (Ebla, Siria): obiettivi e prospettive (Francesco Di Filippo, Massimo Maiocchi, Lucio Milano, Erica Scarpa) Tra il 30 settembre e l'8 ottobre 1975 la Missione Archeologica Italiana in Siria (MAIS) ha riportato alla luce il più antico archivio cuneiforme noto rinvenuto in situ. In quei nove giorni sono stati recuperati nel locus 2769 più di 15.000 oggetti, variamente catalogati come tavolette integre, frammenti e scaglie: al fine di preservare le informazioni riferite alla loro posizione all’interno dell’ambiente fu istituito un sistema di catalogazione di questi dati basato sulle caratteristiche architettoniche e archeologiche del locus stesso. Grazie a tale sistema, le informazioni riferite al luogo di ritrovamento preciso di quasi tutti i 15.000 reperti sono state metodicamente raccolte. L’inventario del materiale, iniziato nel 1975, è poi proseguito fino al 1978.

La presente iniziativa scientifica nasce dalla collaborazione tra la MAIS (Università di Roma ‘La Sapienza’) e il progetto Ebla Digital Archives (Università Ca’ Foscari Venezia e Consiglio Nazionale delle Ricerche): essa mira alla digitalizzazione di tutti i dati di localizzazione e relative descrizioni riferiti ai 15.000 oggetti sopra citati e catalogati dalla missione tra il 1975 e il 1978. Il progetto persegue due obiettivi principali: 1) illustrare come i nuovi dati si possano integrare nel database di EbDA, e di come questi possano aprire nuove prospettive di ricerca per lo studio dei testi; 2) promuovere riflessioni di natura metodologica inerenti al delicato tema della digitalizzazione della documentazione di scavo, così come è stata prodotta dai membri della missione, e di come tali informazioni si possano strutturare in un discorso digitale coerente.